Grafomotricità

Scrivere, come disegnare, è lasciare una traccia, una traccia di sé. È quindi un modo di proporsi all’esterno, di esprimersi, di comunicare. Il bambino, soprattutto nei primi anni di vita, comunica con il suo corpo e con il gesto disegnando spontaneamente e lasciando tracce ovunque: sui vetri appannati, sui muri, nella sabbia, sul pavimento….

Poi, quando scarabocchia, il bambino continua in questa avventura, che in realtà ha il significato di rispondere ad una sua profonda esigenza: quella di lasciare una traccia, lasciare un segno della propria presenza. 

È importante sostenere il bambino in questa spontanea espressione di sé perché così si sosterrà il suo sviluppo in modo armonico.

Ma attenzione!

La grafomotricità è rivolta sia a bambini che a ragazzi ed adulti, riguarda l’individuo lungo tutto l’arco della scolarità.

Disegnare e scrivere sono tappe fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza della persona. Talvolta però si manifestano difficoltà di varia natura, come il rifiuto di disegnare, difficoltà spaziali, scrittura inadeguata, tensioni e dolori nella scrittura, che segnalano la necessità di un intervento immediato. Attraverso l’intervento grafomotorio favoriamo il gesto grafico come mezzo di espressione di sé e consolidiamo le basi per un buon apprendimento della scrittura e della lettura per prevenire o affrontare l’insorgere di problematiche (quali dislessia, disgrafia, disortografia), problemi posturali o distonie come il crampo dello scrivano, disturbi di concentrazione, e infine per migliorare la propria grafia.

L'intervento

Lavoro in piccoli gruppi di bambini a partire dai 4 anni, divisi per fasce di età con l’obiettivo di favorire una buona correlazione fra motricità e disegno, permettere un buono sviluppo spazio-temporale, base degli apprendimenti scolastici futuri. Fondare le basi per una corretta gestualità grafica. Tutto questo fa sì che, in molti casi, si possa prevenire l’insorgere di disturbi successivi.